Per una cena del Veglione come si deve, non può mancare il protagonista di tutti i brindisi e le celebrazioni: il vino. Abbinare il vino alle pietanze è importantissimo per la riuscita del cenone, perciò ecco a voi alcuni dei consigli che mi sento di darvi per essere sicuri di non sbagliare e, non meno importante, fare una gran figura con delle proposte alternative!
Abbinare il vino al pasto di fine anno
Le basi. Per quanto ci siano teorie più o meno creative (e gusti soggettivi) sull’abbinare il vino, partire dalle basi è cosa buona e giusta. Bianchi con il pesce, rossi con la carne e non sbaglierete. Ma oltre a questo è fondamentale avere ben chiara la sequenza con cui servire il vino. Si parte sempre dal più leggero e si arriva al più impegnativo. Non servite un Brunello per aperitivo, per intenderci, perché potreste non riuscire ad assaporare le sfumature dei vini successivi. Come aperitivo le bollicine e i bianchi non sbagliano mai. Ma se gli stuzzichini sono salumi anche uno spumante rosato sarà una buona soluzione. Da lì si può proseguire passando ad un rosso leggero con la prima portata (per esempio un Sangiovese) o con il bianco successivo.
Detto questo, mi sento in dovere di infrangere queste regole d’oro e proporvi invece delle soluzioni un po' "anticonformiste" ma dal sicuro effetto a tavola.

Menu di pesce
Dopo le bolle di aperitivo (prosecco in primis), è probabile che la cena inizierà con pasta o risotto, ai quali seguiranno pesci al forno e crostacei. Secondo ME un Trento DOC, un Franciacorta o un Oltrepò Pavese Metodo Classico andranno bene per i primi piatti e anche per le portate successive come il pesce al forno. Infine, l’eccellenza sarebbero gli spumanti rosati con i crostacei.
In aggiunta a queste regole auree, se il pesce è molto condito e magari con sughi di pomodoro, sappiate che nessuno vieta di abbinarlo al rosso. Abbiate solo l’accortezza di optare per un rosso delicato, come un Grignolino, un Pinot Nero o comunque vini di corpo leggero.

Menu di carne
In linea generale, con un menu a base di carne si può cominciare dai rosati da accompagnare ai primi di pasta e ai risotti. Se non amate questo tipo di vino, iniziate la sequenza con dei rossi leggeri (mi sento di consigliarvi un Dolcetto o un Vermentino Nero). Per le paste al forno ottimo anche un rosso più intenso, come un Rosso di Montalcino o un Ripasso della Valpolicella. Con i secondi di carne, gli abbinamenti possibili sono tanti. In linea di massima, con il bollito i classici Barolo e Barbera sono perfetti. Per me si possono però raggiungere vette di gloriosità con uno Champagne (ebbenesì!) come un Blanc de Noir. Per gli arrosti il Brunello di Montalcino o un Nobile di Montepulciano Riserva, a seconda della pietanza. Taurasi per carne di ovino o Chianti per l’agnello. Naturalmente più i condimenti e gli aromi saranno ‘carichi’ più il vino dovrà essere importante. Se optate per le carni bianche potete servire rosati o i rossi leggeri, ma anche un bianco ben strutturato come una Vernaccia di San Gimignano può accompagnare le cotture più semplici.

I dolci
Vino e dessert vanno per concordanza. Capita spesso di vedersi servire la torta con lo spumante Brut, ma, ammettiamolo, il contrasto in bocca non è dei più piacevoli. Il vino infatti, in questi casi, deve mantenere il grado zuccherino del dolce che accompagna per esprimere al meglio l’esperienza degustativa.
Esempi perfetti sono lo Sherry Pedro Ximenez con la torta Sacher, il Brachetto con un millefoglie ai frutti di bosco oppure il tipico abbinamento Vin Santo e Cantuccini.
Ricordate che Voglia di Vino è sempre aperto e che non vedo l’ora di poter mettere a vostra disposizione la mia esperienza, i miei prodotti e la mia creatività per consigliare l’abbinamento che fa per voi.
Dopotutto è la mia passione!
Vi aspetto….
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